Visita il territorio

 

Cividale del Friuli
http://www.turismofvg.it/Localita/Cividale-del-Friuli

Cividale del Friuli, attraversata dal fiume Natisone, coniuga l’essenza e le caratteristiche del borgo raccolto e raffinato al frizzante spirito cittadino: Bandiera Arancione-TCI, culturalmente vivace e proiettata al futuro, eppur legata alle proprie tradizioni e alla sua storia, ti accoglie con i suoi preziosi gioielli, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, il Monastero di S. Maria in Valle, il Tempietto Longobardo, il Museo Cristiano e quello Archeologico, il Centro Podrecca Signorelli, le numerose manifestazioni. Percorrere le suggestive strade del centro per esplorare l’Ipogeo Celtico, contemplare il Natisone dal Ponte del Diavolo, ammirare il Duomo, le chiese, i raffinati palazzi o perlustrare gli incantevoli paesaggi che la circondano. Sarà comunque un piacere sostare nei locali cittadini per gustare le prelibatezze culinarie accompagnate dai pregiati vini dei Colli Orientali del Friuli.

Consigliato

Museo Archeologico di Cividale.
Orario di apertura
: il Museo è aperto tutti i giorni ad eccezione dei seguenti giorni di chiusura: 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre. Il Museo è aperto il lunedì dalle ore 9:00 alle 14:00 e dal martedì alla domenica dalle ore 8:30 alle 19:30. La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura del Museo.

Condizioni d’accesso: l’accesso al Museo è a pagamento. Il costo del biglietto intero è di 4,00 euro. É prevista la riduzione del biglietto a 2 euro per tutti i giovani dell’Unione Europea con età tra i 18 e 25 anni. L’ingresso gratuito è consentito ai cittadini dell’Unione Europea al di sotto dei 18 anni e alle scolaresche e loro accompagnatori. Sono inoltre previste esenzioni o riduzioni per particolari categorie professionali o giornate ed iniziative definite di volta in volta dal Ministero.

Attraverso una convenzione sottoscritta con il Comune di Cividale e la parrocchia di Santa Maria Assunta è stato istituito un biglietto unico per l’accesso alle tre istituzioni museali inserite nel sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.

Sito: Orari di apertura, prezzi e recapiti dei musei di Cividale

Udine
http://www.turismofvg.it/Localita/Udine

Udine è una cittadina con piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi: da piazza Libertà, definita “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”, a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, si osserva la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine.

Sul colle della città sorge il castello da cui si intravedono i tetti della città, le montagne che la circondano e, verso sud, il mare Adriatico.

Udine nel Settecento fu la città di Giambattista Tiepolo che qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi si possono ammirare i suoi capolavori nelle Gallerie del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo, nella chiesa della Purità.
Oggi Udine è una città aperta alle innovazioni pur legando la sua immagine a osterie autentiche dove si celebra uno dei riti più amati, ossia la degustazione di un calice di vino(tajut) da assaporare in un’atmosfera conviviale.

Vivi il rito del tajut: un buon bicchiere di vino da assaporare in un’atmosfera conviviale 
Udine è una città elegante e conviviale. Nel tardo pomeriggio, dopo il lavoro, la gente si trova nelle osterie tipiche della città per bere, come si dice in lingua friulana, un taj di chel bon: un buon bicchiere di vino, da assaporare assolutamente in compagnia. 

Udine tra piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi 
Da piazza Libertà, “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”, a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, osserva la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine.

Shopping tra curati negozi e botteghe d’artigianato 
Percorri le affascinanti vie del centro di Udine, su cui affacciano curati negozi e botteghe d’artigianato (l’arte orafa riprende gli stilemi longobardi), caffè e osterie storiche: una città a misura d’uomo dove vivono persone laboriose e cordiali. 

Andare per musei a Udine
Molti i musei che puoi visitare a Udine come: la Galleria d’Arte Moderna; le Gallerie del Progetto; i Civici Musei di Storia e Arte Antica con la Collezione Ciceri, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe e il Museo Friulano della Fotografia.

Consigliato

Museo Diocesiano e gallerie del Tiepolo

Orario apertura
da lunedì a domenica dalle ore 10.00 alle 13.00; dalle ore 15.00 alle 18.00

Biglietto d’ingresso
Ingresso intero: 7,00 euro
Ingresso ridotto: 5,00 euro (gruppi minimo 15 persone, over 65 anni)
Ingresso ridotto: 3,00 euro (scolaresche, ragazzi dai 6 ai 18 anni, soci AMEI, soci FAI)
Ingresso gratuito: disabili e loro accompagnatori, guide turistiche (munite di regolare attestato), bambini fino ai 6 anni, ospiti d’onore dell’Arcivescovo

Sito: Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo

San Daniele del Friuli
http://www.turismofvg.it/Localita/San-Daniele-del-Friuli

Tra morbide distese di colline, dove nasce il prosciutto di San Daniele
Adagiato su una collina, San Daniele è il centro principale del Friuli Collinare: da qui si gode di panorami infiniti su dolci distese di colline.

La cittadina è considerata una delle perle del Friuli Venezia Giulia, conosciuta a livello internazionale per la produzione della trota affumicata e soprattutto di un prosciutto dal sapore inimitabile, frutto di una tradizione millenaria e di un microclima unico.

La piccola Siena del Friuli
San Daniele ospita una delle più prestigiose biblioteche d’Italia nonché la più antica del Friuli Venezia Giulia: la Biblioteca Guarneriana, che conserva preziosi codici miniati.

Resterai abbagliato dal bianco del Duomo settecentesco e dagli affreschi dell’ex Chiesa di Sant’Antonio Abate, il più bel ciclo rinascimentale della regione, tanto da far guadagnare a San Daniele l’appellativo di “piccola Siena del Friuli”.

C’è sempre Aria di festa. Ma mai come in giugno.
Aria di festa, a fine giugno, è il momento ideale per scoprire il sapore del prosciutto di San Daniele. Festa frizzante all’insegna del buon umore e dei sapori tipici, con visite guidate ai prosciuttifici.

Lungo il maestoso fiume Tagliamento
Un fiume che ha segnato la storia del Friuli Venezia Giulia. E anche la cultura, gli stili di vita, la lingua. Una cosa è sicura: il grande fiume Tagliamento non finisce mai di stupire per le trame che sa creare con l’ampio letto, la vegetazione che l’impreziosisce, le suggestive anse, in estate spiagge incantevoli e selvagge (come in località Cimano di San Daniele). Si può anche percorrere a cavallo o in canoa.

Palmanova

Palmanova, citta’ di fondazione, ha una precisa data di nascita: 7 ottobre 1593.
Tale data fu scelta dai rappresentanti della Repubblica di Venezia in quanto ricordava due eventi importanti nella storia della repubblica, il primo, di carattere religioso, era la ricorrenza di Santa Giustina, che diventera’ patrona della nuova città, il secondo, di carattere civile, era l’anniversario della vittoria di Lepanto sui Turchi il 7 ottobre 1571.

Con la scelta di quest’ultimo avvenimento la Serenissima voleva lanciare un messaggio inequivocabile sulla funzione della nuova fortezza quale argine alle invasioni ottomane, non solo della Repubblica ma dell’intera cristianita’. Palmanova rimase per piu’ di duecento anni sotto il dominio della Serenissima (1593-1797), fino a quando il generale Bonaparte la conquisto’. Dopo il trattato di Campoformido la fortezza entro’ nell’orbita dell’impero austriaco (1798-1805), per poi venire inserita, a seguito di conquista, nel Regno d’Italia (1806-1814).

Dopo la caduta di Napoleone Palmanova rientrò a far parte dell’eterogeneo impero asburgico fino al 1866, con la sola parentesi dell’insurrezione del 1848, quando la fortezza subì un lungo assedio da parte delle truppe austriache.

Con il plebiscito del 1866 Palmanova venne sancita la sua unione definitiva al Regno d’Italia. Durante la prima guerra mondiale fu sede di ospedali, magazzini e campo di addestramento truppe, con la rotta di Caporetto la città subì gravi devastazioni. Verso la fine della seconda guerra mondiale in fortezza ebbe sede (Caserma Piave) un centro di repressione antipartigiano. Nel 1960 il Presidente della Repubblica decreto’ Palmanova quale “Monumento Nazionale”.

Come arrivare

DOVE SI TROVA PALMANOVA.
Palmanova è situata in una posizione geografica privilegiata e strategica dal punto di vista internazionale.

Palmanova ha a disposizione per veloci spostamenti su tutto il territorio regionale le seguenti strutture: